mercoledì 30 gennaio 2013

Devil May Cry - Reloaded

DESCRIZIONE
DmC Devil May Cry non ha di certo bisogno di alcuna presentazione. Annunciato e svelato per la prima volta al Tokyo Game Show del 2010, il titolo ha scatenato una reazione a catena di emozioni nel pubblico videoludico, che si è letteralmente diviso. Una grande fetta di utenza, quella dei puristi se così possiamo definirli, riteneva infatti il lavoro di Ninja Theory un "insulto" a quello che era il vecchio Dante, ora incapace di trasmettere ciò che era il personaggio già sperimentato e apprezzato nel corso dei quattro capitoli rilasciati da Capcom a partire dal lontano 2001, mentre dall'altra parte si trovavano dei videogiocatori che, pur non condividendo appieno le scelte effettuate dal team di sviluppo, non osavano sbilanciarsi, curiosi di vedere cosa ne sarebbe uscito. Ebbene, il titolo è finalmente sbarcato nei negozi di tutto il mondo e, a distanza di soli dieci giorni, si prepara ad arrivare anche su PC in versione digitale e retail. Di recente abbiamo avuto modo di provarlo in anteprima, e dopo aver macellato demoni a più non posso possiamo svelarvi qualche dettaglio in più a riguardo. Trattandosi ovviamente del medesimo prodotto in termini di contenuti, questa analisi non prenderà in esame la storyline e le meccaniche di gioco, per le quali vi rimandiamo all'esauriente video recensione già disponibile sulle nostre pagine. Dat Dante Uno degli elementi fondamentali di una iterazione di questa serie è sicuramente la fluidità del titolo. Quando in rete cominciò a circolare la notizia che DmC Devil May Cry avrebbe presentato un frame rate di soli 30 fotogrammi al secondo su console, non pochi furono i dubbi sollevati, dato che con questo reboot la serie avrebbe potuto rischiare di perdere una delle colonne portanti che la caratterizzavano: la frenesia dell'azione e dei combattimenti. Questa "mancanza" è però tornata utile a Ninja Theory, che è riuscita a scendere a compromessi, confezionando comunque su Playstation 3 e Xbox 360 un prodotto molto valido, indubbiamente ispirato, e capace, grazie anche a un eccelso level design, di arricchire l'esperienza ludica con ambientazioni dinamiche e ricche di colori. Su entrambe le console si è dunque cercato di sfruttare al meglio un hardware che, ottimizzazioni o meno, inizia a mostrare il fianco dato il peso degli anni, ma che nonostante tutto riesce ancora a stupire con un lavoro ben fatto e arricchito da filtri ben implementati, pur con delle leggere sbavature. Prendendo in esame la versione PC, invece, si nota un passo in avanti già nelle primissime scene di gioco, frutto del solido frame rate che potrebbe schizzare anche oltre i consueti 60 FPS. Durante le nostre prime prove, infatti, impostando tutte le preferenze grafiche su Ultra non siamo riusciti a ottenere una resa ottimale a causa di alcuni problemi del V-Sync integrato, che portavano a generare oltre 140 fotogrammi per secondo. Un problema in parte poco rilevante, dato che non abbiamo notato alcun tearing e che, agendo in seguito dal menu principale, siamo riusciti a risolvere senza dover ricorrere al consueto pannello di controllo della scheda video (nel nostro caso quello NVIDIA). Il titolo si rivela in ogni caso leggero e poco esoso in termini di risorse, capace dunque di girare dignitosamente su una configurazione di fascia media anche ai settaggi più alti e di offrire una resa grafica che strizza l'occhio anche a diversi titoli contemporanei e acclamati da pubblico e critica. Insomma, rispetto alla versione console quella PC si rivela nettamente superiore e godibile a una risoluzione nativa di 1920x1080 pixel, e il costo inferiore è sicuramente un incentivo all'acquisto. Non è però tutto oro quello che luccica...? Analizzando più a fondo la controparte PC, emergono però alcune mancanze che potrebbero fare storcere il naso ai più esigenti, come la mancanza delle DirectX 11. Il titolo supporta infatti solamente la versione 9 delle famose librerie, e l'implementazione di quelle più recenti avrebbe sicuramente conferito un dettaglio grafico ancora più pregevole e dal notevole impatto. Ciò non significa assolutamente che il comparto attuale risulti scadente, anzi, la sua bontà è garantita, tra le altre cose, anche da un ottimo antialiasing che rende i modelli di gioco praticamente esenti da qualsiasi tipo di fastidiosa scalettatura senza incidere in alcun modo sulle prestazioni, e un sistema di ombre e di illuminazione capace anche di lasciare a bocca aperta. Se da una parte l'eccelsa fluidità offre un valore aggiunto all'intera produzione e garantisce momenti di adrenalina allo stato puro, dall'altra si potrebbe dire che non si sposa perfettamente con le cutscene in CGI, che girano invece a 30 FPS. Una volta terminato l'intermezzo, infatti, durante i momenti successivi si nota un cambio di frequenza che talvolta potrebbe infastidire. Segnaliamo anche qualche problema durante il caricamento delle texture in alta definizione, poiché il motore di gioco - il famosissimo Unreal Engine 3 di Epic Games - non sempre riesce a gestire ottimamente il tutto e porta così a generare ritardi minimi e sporadici. Assente invece il popup di elementi a schermo e ottimo l'utilizzo del blur, che conferisce un senso di azione rapida e intensa decisamente eccezionale. Passando ai controlli, nel corso delle prime ore di gioco abbiamo provato a giocare con mouse e tastiera, ma in seguito a diverse morti consecutive - forse dovute anche ai limiti del recensore - abbiamo optato per un classico controller per Xbox 360. La mappatura dei tasti su tastiera non è malvagia, ma d'altra parte non risulta particolarmente adatta a quello che è un titolo frenetico come DMC Devil May Cry, dato che dovendo scegliere tra le armi disponibili eravamo costretti a premere più tasti contemporaneamente, e la nostra possibilità di movimento tramite il consueto layout WASD ne risentiva. Nulla da eccepire per il controllo via pad, riconosciuto direttamente dal titolo e che non presenta alcuna incertezza durante il rilevamento. L'unica cosa che vi consigliamo è quella di limitare il più possibile l'utilizzo dell'ALT+TAB durante l'esecuzione, poiché è capitato che, una volta tornati all'azione, il titolo non riconoscesse la periferica. Menzione d'onore, invece, al comparto sonoro, con una soundtrack a dir poco epica che riesce a spaziare tra diversi generi musicali adattandosi perfettamente e in maniera davvero azzeccata alle scene presenti a schermo. Il coinvolgimento offerto non ha dunque eguali, e l'unica critica possibile è indirizzabile ai livelli audio talvolta regolati in maniera non ottimale, che impediscono la comprensione di alcune battute dei dialoghi.

RECENSIONE VIDEO


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Si ringrazia per l'aiuto il nostro fan Moreno C.

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