mercoledì 4 gennaio 2012

Box Office 3D (2011)

TRAMA
Il famoso professore di simbologia Frank Strong, accompagnato da Liz Salamander (hacker chiusa in carcere a Parigi) segue le orme della temibile setta del Lacryma Christi fino a scoprire, suo malgrado, il terribile segreto del Codice Teomondo Scrofalo. Dalle violente battaglie di un vampiro e di un lupo mannaro che si contendono l'avvenente Bellabimba, le macchine truccate dell'episodio “Corri fast, che sono furios” alla storia di un gladiatore che finisce per preferire i rischi mortali dell'arena alla moglie giungiamo al pianeta di Panduro, dove gli azzurri abitanti, i Viagratar, trascorrono le serate nel rito sacro del Bunga Bunga dopo essersi saziati di misteriose pillole azzurre. Dopo il successo di “Old Old 70 – l'ospizio può attendere” torna sugli schermi l'ormai invecchiato agente segreto, alle prese con dentiere esplosive e pannoloni da combattimento. Non mancano poi Erry Sfotter e gli amici Ronf ed Erniona, tre maghi ripetenti tenuti segregati nella scuola di magia del “Castello dei Sequels” dall'esigente Mago Silenzio.
Quelle di cui sopra sono solo alcune delle ‘parodie' di cui è costellato il film di Ezio Greggio che torna alla regia dopo Il silenzio dei prosciutti vedendosi riconosciuta la possibilità di pre-aprire la Mostra di Venezia del 2011. Greggio è un indiscutibile entertainer televisivo di livello nonché un bravo attore, come ha dimostrato in Il papà di Giovanna di Pupi Avati. Come tale ha bisogno di qualcuno che gli offra dei testi validi o che ne diriga l'espressività efficace quando misurata. Non è ciò che accade in questo film la cui prima proiezione mondiale ha ottenuto il surreale esito di applausi alla fine di ogni episodio che seguivano però un pressoché totale deserto di risate. Perché il livello delle battute può essere esemplificato dal riferimento a “un'accolita” (episodio mix tra Il Codice Da Vinci e Uomini che odiano le donne) per far replicare a Greggio/dottor Strong/Stronz:: "Non hanno la colica. Stanno bene”.
Ogni gag è come se si trascinasse dietro la zavorra (ahimé pesantissima) della prevedibilità. Fino a quando non si innesta la deriva di una battuta indecente come è quella (riferita a una sorta di Gollum) “Dove avete preso quella bestia? A Chernobyl?”. Ci sono dei limiti che non andrebbero mai superati neanche quando ci si attribuisce il salvacondotto della parodia. I 5 milioni di euro spesi si vedono sul piano tecnologico. Sarebbe stato bene spenderne una parte in una revisione della sceneggiatura che verificasse la tenuta di questo patchwork da cui lo spettatore (non il critico ma proprio lo spettatore) esce con il dubbio che l'indice medio che più volte campeggia nel film sia rivolto a lui.

TRAILER


LINK DOWNLOAD
Scarica qui
password: conte23

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.